Museo di Valmaggia

IL GIRO DEL MONDO DI EMILIO BALLI 1878-79

Parole, parole, parole… di viaggio

Il viaggio attorno al mondo intrapreso da Emilio Balli nel lontano 1878 ha dell’incredibile, il valmaggese è fra i pochi partecipanti di spedizioni turistiche esclusive, che segnano l’avvento di un turismo su scala globale. Una cospicua collezione di oggetti e documenti permette di ripercorrere le tappe del viaggio, andando alla scoperta di un personaggio che segnerà anche il panorama culturale del Canton Ticino.

In questo atelier ci si focalizza sulle particolarità che hanno permesso di ricreare il viaggio e dettagliarne l’esperienza. Non parliamo solo di souvenir: al centro vi è la corrispondenza. Emilio scrive ai fratelli rimasti in Ticino centinaia di lettere, raccontando minuziosamente ciò che vede, che fa, ma anche quello che lo colpisce e pure le difficoltà riscontrate.

Dopo una prima visita guidata nella mostra è ora tempo di prendere la penna in mano e scrivere. Siete voi i viaggiatori dell’800, destinazione: il Ticino del giorno d’oggi. Cosa racconterete ai famigliari rimasti a casa? Prendendo spunto dalle peripezie di Emilio e da ciò che ci attornia, creiamo la ricetta per una lettera con un sapore, e un confronto, di altri tempi.

IL GIRO DEL MONDO DI EMILIO BALLI 1878-79

L’arte del muoversi – viaggiare ieri e oggi  

Emilio Balli è nel 1878 fra i pochi partecipanti di spedizioni turistiche esclusive, che segnano l’avvento di un turismo su scala globale. Originario di Cavergno e cresciuto a Locarno, il giovane Emilio parte 23enne verso destinazioni che la maggior parte delle persone può solamente immaginare. Visita luoghi e nazioni pronte ad accogliere i globetrotter, grazie a linee di trasporto, compagnie ma pure fotografi in loco, ristoranti e hotel, plasmati per i loro bisogni. L’influenza del viaggio per necessità, l’emigrazione, è però palpabile. Difatti, in California Emilio incontra innumerevoli emigrati provenienti dalle valli ticinesi.

Durante la visita nella mostra e a gruppi, si esplorano le rotte e le destinazioni dei giri del mondo di una volta e quelle attuali. Vengono tematizzati i mezzi di trasporto e l’avvento della modernità, il viaggiare di ieri e di oggi, con un occhio di riguardo all’evoluzione dei trasporti in Vallemaggia.

IN AMERICA VOGLIO ANDAR!
L'EMIGRAZIONE VALMAGGESE DELL'800

Durante la visita all’esposizione permanente appare evidente come l’emigrazione ha marcato la storia valmaggese. La scoperta di 5 oggetti delle collezioni, poi, permette di approfondire la tematica: cosa ci può raccontare un baule sull’emigrazione? Qual è la storia di Antonio,che scrive dalla California? Tramite un’incisione possiamo scoprire chi emigrava e in che condizioni viaggiava. Sono gli oggetti e le ipotesi di chi li tiene in mano a ricostruire una parte della storia delle valli ticinesi.

A CACCIA DI TESORI
GIROVAGANDO NELLE SALE DEL MUSEO

Un insieme di immagini, dettagli di oggetti esposti nelle sale del museo, da cercare in modo autonomo e ludico! È così che si scopre cosa nasconde il cassetto della credenza in legno, chi indossa le scarpe con la suola in legno, e quante chiavi servono per aprire il baule che contiene gli importanti statuti della Valle Lavizzara.

NEI PANNI DEI VAMAGGESI
FOTO RICORDO CON I COSTUMI TIPICI

Dopo una breve visita mirata all’esposizione permanente si aprono le ante degli armadi e appare una moltitudine di costumi tipici. Con quali materiali sono fatti? Dove e come sono stati prodotti? Chi li indossava e in quale occasione? In maniera interattiva, toccando i materiali con mano, i partecipanti si immergono nella tematica, fino a mettersi letteralmente nei panni dei valmaggesi indossando i loro costumi per una foto ricordo.

CARO RASTRELLO, COSA MI RACCONTI?
COME LA STORIA DI UNA PERSONA QUALUNQUE DIVENTA STORIA

Le porte dei depositi, normalmente nascosti ai visitatori, si aprono per i partecipanti: dopo aver curiosato in maniera autonoma tra le varie collezioni, viene selezionata una serie di oggetti. È il momento delle ipotesi: cosa sono, come si usavano, di chi erano? Per un paio d’ore giochiamo il ruolo del curatore di Museo, chiedendoci come interpretare un documento storico e rendendoci conto che la micro-storia di ogni individuo è parte di una storia più ampia.

GÜIA, TORNIO E LAVEGGI
VIVERE TRA LE PIETRE - LA PIETRA OLLARE

Vivere tra le pietre significa conoscerle e imparare a trarne vantaggio. In una breve visita interattiva all’esposizione si scopre come la pietra accompagnava l’intero ciclo della vita dei valmaggesi. Una delle industrie che in passato hanno marcato l’economia della valle è lo sfruttamento della pietra ollare: cosa la differenzia da altri tipi di pietra? Come veniva lavorata? Che ne è stato dei torni valmaggesi? E oggi, cosa vediamo ancora sul territorio? Immersione in un mondo fatto di pietra grigio-verde, attraverso attività ludiche e leggende.

FORMAGGIO, VINO E CASTAGNE
VIVERE TRA LE PIETRE - I GROTTI DI CEVIO

Tra gli enormi blocchi depositati proprio dietro alle sedi del Museo da una frana, l’uomo ha saputo ricavare una moltitudine di cantine di tipologie e dimensioni diverse. Percorrendo la rete di angusti sentieri che ricopre l’intera area, andiamo a scoprire le caratteristiche tecniche di questi grotti e il loro utilizzo storico. Una visita molto suggestiva, per immergersi in questo mondo fatto di pietra.